Perchè la Vitamina D3 può essere utile contro il Coronavirus

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Perchè la Vitamina D3 può essere utile contro il Coronavirus

La vitamina D3 è una vitamina plurifuzionale, indispensabile per il nostro organismo e in questo articolo vorrei spiegarvi più nel dettaglio i suoi benefici e l’utilità anche alla luce degli attuali utilizzi.

Differenza tra Vitamina D e Vitamina D3

La vitamina D è di fatto un gruppo di vitamine. Esistono le vitamine D1, D2, D3, D4 e D5. Tra queste, le più importanti per il nostro corpo sono la vitamina D2 (ergo calciferolo) ed in particolare la vitamina D3 colecalciferolo).

La Vitamina D è una vitamina liposolubile, viene quindi accumulata nel fegato e rilasciata a piccole dosi quando il suo utilizzo diventa necessario, quindi non è necessario assimilarla tutti i giorni.

La principale sorgente naturale di vitamina D è costituita dalla produzione endogena del colecalciferolo (VitaminaD3) a livello della pelle, partendo dal colesterolo che a livello del fegato subisce la prima trasformazione in proviatmina D3 che viene trasferita, tramite il sangue, nella cute. Una volta raggiunta la cute, il sole assorbito dalla pelle (radiazioni UVB -lunghezza d’onda 300 nm) trasforma la provitamina D3 in Vitamina D3.

Tuttavia, il colecalciferolo e l’ergocalciferolo possono essere anche assunti con la dieta e gli integratori, ma solo pochi alimenti possono essere considerati buone fonti di vitamina D (soprattutto pesce, fegato e tuorlo d’uovo; secondariamente, anche certi funghi).

Vitamina D3 e Calcio

La Vitamina D3 è da sempre conosciuta per la sua capacità di contrastare l’osteoporosi facilitando l’assorbimento di calcio e fosforo a livello intestinale.

Le azioni classiche della vitamina D sono di promuovere l’omeostasi del calcio e promuovere la salute delle ossa. La vitamina D migliora l’assorbimento del calcio nell’intestino tenue e stimola la differenziazione degli osteoclasti e il riassorbimento del calcio nell’osso. La vitamina D, inoltre, favorisce inoltre la mineralizzazione della matrice di collagene nell’osso.

Vitamina D3 e Sistema immunitario

La Vitamina D è anche molto importante per la tutela del sistema immunitario, infatti, è stato dimostrato che la Vitamina D può modulare le risposte immunitarie innate e adattive. La carenza di vitamina D è associata ad un aumento dell’autoimmunità e ad una maggiore suscettibilità alle infezioni. 

La vitamina D è stata utilizzata (inconsapevolmente) per trattare infezioni come la tubercolosi prima dell’avvento di antibiotici efficaci. I pazienti affetti da tubercolosi sono stati inviati a sanatori dove il trattamento includeva l’esposizione alla luce solare che si pensava uccidesse direttamente la tubercolosi. L’olio di fegato di merluzzo, una ricca fonte di vitamina D, è stato impiegato anche come trattamento per la tubercolosi e per una maggiore protezione generale dalle infezioni.

Sono stati condotti numerosi studi trasversali che associano livelli più bassi di vitamina D a una maggiore infezione. Un rapporto ha studiato quasi 19.000 soggetti tra il 1988 e il 1994. Gli individui con livelli di vitamina D più bassi (<30 ng / ml) avevano maggiori probabilità di auto-riferire una infezione del tratto respiratorio superiore rispetto a quelli con livelli sufficienti, anche considerando le variabili tra cui la stagione , età, genere, massa corporea e razza. 

Un altro studio trasversale di 800 reclute militari in Finlandia ha stratificato gli uomini in base ai livelli sierici di vitamina D. Quelle reclute con livelli più bassi di vitamina D hanno perso significativamente più giorni dal servizio attivo dalle infezioni respiratorie secondarie a quelle superiori rispetto alle reclute con livelli più alti di vitamina D (oltre 40 nmol). Sono stati condotti numerosi altri studi trasversali sui livelli di vitamina D e sui tassi di influenza nonché su altre infezioni tra cui la vaginosi batterica e l’HIV e tutti hanno riportato un’associazione di livelli più bassi di vitamina D e aumento dei tassi di infezione.

Un recente studio prospettico condotto in doppio cieco su pazienti a cui è stato somministrato ad alcuni  un placebo ad altri una dose terapeutica di Vitamina D, ha dato un risultato oggettivo derivante da analisi di tamponi rinofaringei dimostrando che la somministrazione di vitamina D comportato una riduzione statisticamente significativa (42%) del incidenza dell’infezione influenzale.

La vitamina D ha numerosi effetti sulle cellule all’interno del sistema immunitario: inibisce e blocca il differenziamento delle cellule B, influisce sulla maturazione delle cellule T con una deviazione dal fenotipo infiammatorio Th17 e facilita l’induzione delle cellule T regolatorie. Questi effetti provocano una riduzione della produzione di citochine infiammatorie (IL-17, IL-21) con un aumento della produzione di citochine antinfiammatorie come IL-10. La vitamina D, inoltre inibisce la produzione di citochine infiammatorie come IL-1, IL-6, IL-8, IL-12 e TNFα.

Vitamina D3 e Coronavirus

L’importanza della vitamina D, ai fini non della cura ma della prevenzione del coronavirus, sembra confermata anche da un’importante analisi scientifica realizzata sul campo. Due professori dell’università di Torino, Giancarlo Isaia (Geriatria) e Enzo Medico (Istologia) sono andati a studiare tratti comuni e indicazioni cliniche sui contagiati dal coronavirus e hanno scoperto una maggioranza di persone con carenza di vitamina D, ipovitaminosi D. La ricerca, con tutti i suoi dettagli, è stata affidata all’Accademia di Medicina di Torino che ha definito i primi risultati “molto interessanti”.

(https://www.lastampa.it/torino/2020/03/26/news/coronavirus-lo-studio-dell-universita-di-torino-la-vitamina-d-potrebbe-avere-effetti-preventivi-1.38640776)

Dove si trova la Vitamina D e dosaggi consigliati

I LARN consigliano l’assunzione di Vitamina D secondo il seguente schema:

Fonti di Vitamina D:

  • olio di fegato di merluzzo
  • pesci grassi, in particolare sgombro, aringa, tonno, carpa, anguilla, pesce gatto e salmone
  • ostriche e gamberi
  • formaggi grassi
  • burro
  • tuorlo d’uovo
  • funghi (unica fonte vegetale di vitamina D)
  • carne di fegato

Per vegani l’assunzione di Vitamina D può essere integrata con alimenti addizionati o assunzione di integratori alimentari con Vitamina D di origine vegetale.

Dai dati INRAN-SCAI 2005-2006 (Leclercq et al., 2009) emerge che la principale fonte di vitamina D nella dieta italiana è rappresentata dal gruppo “Pesce e prodotti della pesca”, che garantisce il 26% dell’apporto totale. Il contributo del gruppo “Carne e derivati” è del 38% (15% dal sottogruppo “Manzo e vitello”), mentre quello del gruppo “Latte e derivati” è del 7% e quello del gruppo “Uova” è del 16% (dati non pubblicati, elaborazione di Stefania Sette su dati INRAN-SCAI 2005-06).

Apporto medio di Vitamina D assunta in un giorno dalle diverse fasce d’età.

Dai dati INRAN-SCAI 2005-2006 (Leclercq et al., 2009) emerge che la principale fonte di vitamina D nella dieta italiana è rappresentata dal gruppo “Pesce e prodotti della pesca”, che garantisce il 26% dell’apporto totale. Il contributo del gruppo “Carne e derivati” è del 38% (15% dal sottogruppo “Manzo e vitello”), mentre quello del gruppo “Latte e derivati” è del 7% e quello del gruppo “Uova” è del 16% (dati non pubblicati, elaborazione di Stefania Sette su dati INRAN-SCAI 2005-06).

La Tabella indica il valore di assunzione consigliata di Vitamina D per le diverse fasce di persone

Vitamina D e Integratori alimentari

La Vitamina D presente negli integratori, se non specificatamente indicato deriva da sintesi di organismi animali.

Secondo il Regolamento CE 1169/2011 del 25 Ottobre 2011, affinchè una vitamina o un minerale diano beneficio a chi li assume, devono essere presenti nell’alimento in quantità tale da non essere inferiore al 15% del Valore Nutrizionale di Riferimento che, nel caso della Vitamina D è pari a 5 mcg (corrispondenti a 200 UI=Unità Internazionale che si riferisce all’attività biologica della Vitamina D). Pertanto, se nell’etichetta di un integratore alimentare, in corrispondenza dell’ingrediente Vitamina D, viene indicato un valore inferiore a 0,75 mcg, la Vitamina D presente in questo prodotto non ha valore nutrizionale tale da dare un significativo beneficio al consumatore.

Riferimenti bibliografici

Scopri VitaminED– integratore alimentare con alti quantitative di Vitamina D3 (da licheni) e Vitamina E

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