L’olio di camelina riduce il colesterolo cattivo

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L’olio di camelina riduce il colesterolo cattivo

barattolo capsule olio

L’ olio derivato dalla camelina sativa è una buona fonte di acido alfa-linolenico.

La proporzione di acido alfa-linolenico negli acidi grassi sierici è associata al rischio di malattie cardiovascolari.

L’acido alfa linolenico è un acido grasso essenziale, che viene identificato anche con le sigle ALA, AaL, LNA o 18:3 (ω3). Assieme all’acido eicosapentaenoico (EPA, 20:5, ω3) e all’acido docosaesaenoico (DHA, 22:6, ω3), l’ALA compone la serie dei lipidi essenziali omega 3.

In nutrizione, l’aggettivo “essenziale” definisce la totale incapacità dell’organismo di sintetizzare un elemento, o di farlo in quantità adeguate al proprio fabbisogno; ciò implica la relativa necessità di introdurlo con la dieta.

Tra gli omega 3 essenziali, l’ALA è considerato quello metabolicamente meno attivo. Ciò nonostante, l’acido alfa-linolenico è l’unico veramente indispensabile, perché da esso l’organismo è capace di ricavare anche EPA e DHA.

Uno studio ha valutato gli effetti dell’olio di camelina sui lipidi sierici e sulla composizione degli acidi grassi dei lipidi totali rispetto agli oli di colza e di oliva in un ambiente parallelo in doppio cieco1. Sessantotto soggetti ipercolesterolemici di età compresa tra 28 e 65 anni sono stati assegnati in modo casuale dopo un periodo preliminare di 2 settimane a 1 dei 3 gruppi di olio: olio di camelina, olio di oliva e olio di colza. I soggetti hanno consumato giornalmente 30 g (assunzione effettiva, 33 ml) di olio test per 6 settimane.

Nel gruppo Camelina, alla fine dello studio, la proporzione di acido alfa-linolenico negli acidi grassi dei lipidi sierici era significativamente più alta rispetto agli altri 2 gruppi: 2,5 volte più alto rispetto al gruppo di olio di colza e 4 volte più alto rispetto al gruppo di olio d’oliva. Rispettivamente le proporzioni di 2 metaboliti dell’acido alfa-linolenico (acidi eicosapentaenoico e docosapentaenoico) aumentavano e differivano significativamente nel gruppo della camelina da quelli di altri gruppi.

Durante l’intervento, la concentrazione sierica di lipoproteine ​​a bassa densità (LDL) nel siero è diminuita significativamente del 12,2% nel gruppo di olio di camelina, 5,4% nel gruppo di olio di colza e 7,7% nel gruppo di olio d’oliva.

In conclusione, l’olio di camelina ha significativamente aumentato le proporzioni di acido alfa-linolenico e dei suoi metaboliti nel siero di soggetti moderatamente ipercolesterolemici.

 

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

1 – Effect of alpha-linolenic acid rich Camelina sativa oil on serum fatty acid composition and serum lipids in hypercholesterolemic subjects – Henna M. Karvonen, Antti Aro, Niina S. Tapola, Irma Salminen, Matti I.J. Uusitupa, Essi S. Sarkkinen – From Oy Foodfiles Ltd (Contract Research Organization), Kupio, Finland; Biomarker Laboratory, National Public Health Institute, Helsinki, Finland; and the Department of Clinical Nutrition, University of Kuopio, Kuopio, Finland – October 2002Volume 51, Issue 10, Pages 1253–1260.

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